Il pastore Carollo torna ad attaccare i diritti dei bambini propinando plagi di Pillon


Il pastore evangelico Luigi Carollo è lapidario: praticamente affermando che si debbano risparmiare aggravanti a chi dovesse picchiare a sangue suo figlio qualora si dovesse scoprire che non è eterosessuale come suo padre gli ha ordinato di essere. Promette anche che si impegnerà perché ai figli degli altri venga negata una sana educazione al rispetto, sostenendo che senza omofobia i suoi figli non sapranno distinguere i maschi dalle femmine. Afferma che le donne trans andrebbero ritenute "uomini" e che dunque vada vietata una legge che non pala di sport, ovviamente fregandosene degli uomini trans che evidentemente non sa come usare per istigare alla discriminazione. Ed il risultato è questa roba qui:



Tolti i tag con cui Carollo cita i programmi populisti che gli hanno fatto ottenere popolarità e i partiti che invita a votare in quanto omofobi, il suo scritto pare un plagio del post pubblicato due ore prima dal leghista Pillon. Carollo finisce così per proporsi come quello che fa cassa di risonanza al leghista, giurando a proprio nome ciò che il senatore gli ha detto di dire:



L'unico passaggio eliminato da Carollo sono gli insulti che Pillon rivolgeva alla famiglia di Fedez, ma il resto pare un tragico copia-incolla. Peccato che il fatto che lui pretenda una scuola schiava dell'idologia omofoba, in cui si neghi la natura per coltivare il pregiudizio, paia un atto che va contro ai diritti dei bambini.

Lo scopo della sua promozione dell'omofobia è ovviamente politico,dato che il pastore predica la parola di Giorgia Meloni e mette a frutto la visibilità ottenuta tra estremisti ed intolleranti per dare indicazioni di voto:


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