Livorno. La giudice assolve il carabiniere dall'accusa di violenza sessuale, sostenendo che "nel sesso orale non c’è costrizione"

Dopo la sentenza della Cassazione in cui viene sancito che sarebbe lecito masturbarsi sui treni davanti ai passeggeri, la giurisprudenza italiana si è lanciata nel sostenere che il sesso orale non possa prevedere costrizione per sua natura e che strappare i vestiti ad una donna non sarebbe violenza sessuale dato che non è detto che poi la si stupri.

La vicenda ha del surreale. La vittima è una donna, titolare di un centro massaggi di Castiglioncello, che tra il 2014 e il 2016 è stata obbligata ad avere rapporti sessuali con un maresciallo dei carabiniere, ex comandante del nucleo dell’ispettorato del lavoro di Livorno, che avrebbe sfruttato il proprio ruolo per ottenere prestazioni sessuali in cambio dello stralcio delle denunce di irregolarità nella sua attività.
La donna ha denunciato diversi episodi, anche di sesso orale. Ma nella sentenza di assoluzione da tutti i capi di imputazione nei confronti del militare dell'arma, la giudice Tiziana Pasquali ha scritto che: “Solo in un caso ricorda che il D., per convincerla a una prestazione orale, le avrebbe avvicinato con forza la testa alle proprie parti intime, ma, ribadito che anzitutto non è in alcun modo specificato in quali concreti termini sia stata compiuta questa violenza, è ben chiaro che il gesto in sé non può comportare una coazione della continuazione del rapporto, che necessita, per le stesse modalità del tipo di rapporto sessuale, di una piena partecipazione attiva della donna”.
Insomma, la giudice sostiene che il sesso orale non possa prevedere costrizione per sua natura, forse ignara di come sia facile introdurre violenza in quell'atto. Ma dato che al peggio non esiste mai fine, la giudice aggiunge pure: “La donna racconta che in un caso sarebbero avvenuti dopo che le sarebbero stati tolti i vestiti con violenza, e anche rispetto a questo racconto è la da un lato neppure descrive in quali termini si sarebbe espressa la modalità violenta di togliere i vestiti. Dall'altro è anche qui da evidenziare che togliere i vestiti non comporta necessariamente passare al rapporto sessuale”.
Insomma, è del tutto normale che una donna sia aggredita da un uomo che le strappa i vestiti e sarebbe folle pensare che quella sia violenza.


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