Mirko De Carli ossessionato da Gayburg. Ora si inventa pure che Gay.it ci avrebbe «smentito»


Per quanta compassione possa generare gente che si professa seguace di Mario Adinolfi, il signorino Mirko De Carli ha anche un po' rotto con il suo aggredirci e diffamarci ogni volta che pare non aver capito un tubo.
Ripercorrendo i fatti, ci ha dapprima insultati perché abbiamo detto che lui aveva deciso che il leghista Luca Morisi fosse gay. Il riferimento era al suo dare per certa una illazioni mai confermata dal diretto interessato ed incentrata unicamente sull'outing di Pillon. A quanto pare, De carli banalizza i rapporti umani e propina la teoria per cui chiunque vada a letto con una altro uomo sia necessariamente gay. Peccato che anche Platinette abbia messo incinta una ragazza che poi ha fatto abortire, ma Pillon lo definisce comunque gay quando lo elogia perché ritenuto utile alla sua campagna contro i gay.

A testimoniare che esiste un preciso momento in cui gli adonolfiniano hanno deciso che Morisi era gay è il fatto che Adinolfi sia passato dal sostenere che lo sciacallaggio su Morrisi fosse «indegno» all'accusarlo di «ore e ore di pratiche omosex» quasi come se l'idea di poterlo attaccare il suo orientamento sessuale e non per la sua ipocrisia gli avessero fatto venire la bava alla bocca.

Ora De Carli torna a tirarci in causa, scrivendo:



Peccato che nessuno abbia contestato le ricostruzioni, come neppure si capisce in che modo Gay.it avrebbe smentito Gayburg dato che riporta fatti che non sono mai stati messo in discussione da noi. Quindi dei cosa sta parlando? Ma davvero non riesce a capire semplici frasi nella nostra lingua o sta solo facendo finta?
Inoltre, in tutto il testo da lui citato, Gay.it non si lancia mai in ipotesi sulla sessualità di Morisi, anche perché forse solo gli adonolfiniani hanno una così morboso interesse per la sessualità altrui, agli altri basta sapere che il tizio che produceva campagne omofobe e razziste è andato a letto con due ragazzi rumeni. Se poi è gay, bisex o curioso, ma chi se ne frega! Tanto manco sarebbe il primo gayb omofobo, come saprà quell'Adinolfi che portava ai sui suoi comizi un Luca Di Tolve che voleva "curare" i gay dalla loro omosessualità.

A quel punto, un suo proselito ci accusa di difendete Morisi, con De Carli che gli da pure ragione, forse eccitato perché ha trovato diffamatori che gli vanno pure dietro:



Il fatto che De Carli dica che quell'asserzione caluniosa sia «probabile» pare rasentare il reato di calunnia. E subito arriva la sua avvocatessa, ossia quella tizia di Forza Italia che chiese il nostro sequestro senza passare per via giudiziaria sostenendo fosse diffamatorio contestare quel pastore Carollo che va in giro a dire che i gay sarebbero "malati mentali":



Ed è così che l'ipocrisia leghista e la vicenda Morisi diviene per loro "un piccolo contrattempo". Ma però saremmo poi noi a non voler "condannare la cosa" solo perché condanniamo i fatti e non il presunto orientamento sessuale.

Comunque sia, stia tranquillo il signorino De Carli: probabilmente saremo noi a mangiare popcorn e a goderci lo spettacolo quando usciranno i dati sei suoi risultati elettorali. E ci dica, è stato Morisi a metterlo su quel palco insieme a Salvini?
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