Mirko de Carli festeggia il rinvio del ddl Zan, inventandosi «reati di omofobia» e dicendo che le aggressioni sarebbero solo «presunte»
L'adinolfiniano Mirko De Carli non capisce (o più probabilmente finge di non capire) che le questure non possono catalogare i reati di matrice omofoba dato che lui di oppone alla legge che definirebbe quella categorizzazione. Quindi il fatto che quei reati non vengano schedati a parte non significa che non esistano, significa che alcune lobby legate al fondamentalismo organizzato non vogliono siano riconosciute.
Appare così ideologico il suo asserire che quelle violenze sarebbero solo «presunte», ma la situazione peggiora quando si inventa che il ddl Zan introdurrebbe un fantomatico «reato di omofobia». Anche qui i casi sono solo due: o non ha mai letto il decreto o non lo ha capito, dato che le aggravanti si applicano a reati già riconosciuti dall'ordinamento. Inventarsi che esisterebbero nuovi reati significa mentire sulla pelle die bambini. Eppure lui scrive:
Da vomito è il suo intestarsi la vittoria di una minaccia alle famiglie. Il signorino promette infatti che se i vostri figli oseranno essere gay controil volere di padron Adinolfi e saranno picchiati a sangue da un nazifascista (tipo quelli a cui si è rivolto Adinolfi nella speranza di cercare voti tra i simpatizzanti di Hitler), lui si adopererà per garantire che i loro aggressori non debbano subire aggravanti per la matrice d'odio che è alla base di quel crimine.
Un'ultima domanda: ma perché De Carli continua a pubblicare immagini in cui si mostra mentre assume sostanze alcoliche? È certo che proporre l'immagine di quello che sta sempre attaccato alla bottiglia faccia bene ai bambini? Ed è certo che il problema sarebbe il numero di voti e non il fatto che ci siano assenze legate alla campagna elettorale?