Il pastore evangelico Luigi Carollo accusa Zan di omofobia in difesa dell'ipocrisia leghista
Il pastore evangelico Luigi Carollo va in giro a dire che i gay sarebbero dei "malati mentali" grazie all'endorsement che ha ottenuto dalle organizzazioni forzanoviste che lo hanno fatto finire ospite nei programmi di propaganda populisti di Rete 4, ma poi ha la sfacciataggine di vomitare accuse di omofobia contro Alessandro Zan.
La sua teoria è che sia fatto divieto sottolineare l'ipocrisia di quei leghisti che cercano voti promettendo leggi anti-gay alla Orban e poi vanno sulle isole greche a slimonarsi altri uomini. Ma, dato che al peggio non esiste fine, inizia pure a sbraitare che Zan odierebbe i gay perché non difende chi attacca la comunità per profitto dall'altro di come i soldi pubblici che si intasca gli permettano di cercare una vita migliore nei Paesi che non sono soggetti alle leggi che lui ha contribuito ad infliggere ai cittadini.
Carollo tenta persino di sostenere che questa sua teoria gli darebbe "ragione" nella sua crociata contro i diritti dei bambini ad una sana educazione al rispetto, scrivendo:
Pare inutile osservare che non è omofobia notare che ci sono gay che non si dichiarano per profitto pur di stare dentro a partiti dichiaratamente omofobi, ancor più se manco si fanno i nomi. Diverso, invece, è il giudizio che si può riservare a chi invita i genitori a non accettare i gay o verso chi tenta di sostenere che l'omosessualità sarebbe una "malattia".
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