Provita trova quattro scappati di casa transfobici e assicura che «i gay» sarebbero contro i diritti delle persone trans
Come tutte le lobby dell'estrema destra, anche l'organizzazione forzanovista Provita Onlus cerca ossessivamente di creare contrapposizioni e fratture. Ed è così che paiono trascorrono le loro nere giornate a cercare gruppi minoritari da spacciare come «i gay» attraverso articoletti come questo:
Non è chiaro perché Toni Brandi e Jacopo Coghe paiano così insicuri riguardo al loro sesso da sostenere vada "difeso", ma d'altronde si sa che il concetto di "difesa" è di gran voga belle destre sin da quando dicevano di voler "difendere la razza ariana" con i loro campi di sterminio. Fatto sta che nel loro articoletto, scrivono:
Il 13 settembre 2021 è stata creata l’associazione “New Gay Liberation Front” (NGLF), una nuova organizzazione statunitense di lesbiche e gay che mira principalmente a contrastare l’ideologia di genere. Infatti, vedendo l'ascesa dell'identità di genere e la conseguente eclissi dei diritti di lesbiche e gay, il NGLF ha deciso di rimettere al centro l'autonomia e la dignità di lesbiche e gay come persone omosessuali. L’organizzazione mira a "difendere l'omosessualità, sostenere il sesso biologico e proteggere gli spazi monosessuali".
Al solito, puntano a far leva sull'egoismo. Suggeriscono che se i gay lasciassero che i fascisti siano liberi di discriminare le donne trans, forse potrebbero ottenere più diritti per sé stessi.
Ovviamente non ci dicono quante persone sarebbero rappresentate da quei quattro scappati di casa, mentre il fatto che una lobby italiana si interessi al loro sitarello è ovviamente pure propaganda.
Ricorrendo ai neologismi neofascisti che tentano di sostenere che la natura sarebbe una ideologia in quanto ritenuta in contrasto con la loro visione binaria della sessualità, proseguono:
L'organizzazione ha anche lanciato il suo sito web, che ha molte risorse che coprono questioni come l'omofobia sotto il transgenderismo, la disforia di genere e la detransizione. Secondo l'organizzazione, ci sono, in particolare, tre questioni principali che riguardano i diritti delle persone omosessuali:
- Le principali istituzioni stanno lavorando per ridefinire l'attrazione per lo stesso sesso come "attrazione per lo stesso genere", che postula che l'orientamento sessuale non si basi sulla realtà materiale del sesso biologico, ma piuttosto sull'"identità di genere".
- I bambini e i giovani con problemi legati al genere, molti dei quali normalmente diventerebbero gay, vengono medicalizzati su vasta scala in vari interventi per "trattare" i sentimenti di disforia di genere.
- La perdita di servizi e spazi per lo stesso sesso danneggia le persone omosessuali, specialmente quelle di sesso femminile, perché lesbiche e gay dipendono da questi servizi e spazi per gli appuntamenti e la socializzazione.
Quindi il "problema" dei nuovi amichetti di Jacopo Coghe è che vorrebbero distinzioni bilogiche nell'essere definiti? Ed esattamente, in che modo il genere sarebbe "un problema" a meno che non lo si voglia considerare tale?
Davvero vorrebbero "trattare" la natura per piegarla al loro binarismi, starnazzando che a loro dà fastidio che le lesbiche frequentino i locali perché diminuisce la loro possibilità di cuccare?
Eppure pare che Provita si facce andare bene qualsiasi cosa pur di dire che esisterebbero gay che sarebbero transofbici quanto loro sono loro. ma avevano bisogno di andare a prenderli negli Usa? Non gli bastava chiederlo alla loro Platinette?