Simone Alliva smaschera Bergoglio
È attraverso una serie di tweet che il giornalista Simone Alliva ha voluto smascherare il pontefice e il suo contributo all'istigazione alla discriminazione.
Bergoglio ha dichiarato che «l'ideologia ha sempre il fascino diabolico in questo momento viviamo una civiltà delle ideologie, questo è vero. Dobbiamo smascherarle alle radici». E da lì è passato a sostenere che la fantomatica «ideologia del gender» sarebbe «pericolosa» esattamente sostengono Orban, Putin e Pillon.
Davanti a quelle affermazioni, Alliva osserva che:
Le espressioni ‘il gender’, ‘ideologia gender’ o ‘la teoria del genere’ sono categorie polemiche create dal Vaticano verso la fine degli anni Novanta con due obiettivi intellettuali e politici complementari.
- demonizza analisi e teorie che pensano l’ordine sessuale come politico e storico, rivendicazioni e lotte elaborate dai movimenti femministi e Lgbtq per ridurre il sistema di inferiorizzazione che pesa ancora fortemente sulle spalle delle donne e/o delle persone non-etero
- riafferma la visione essenzialista secondo la quale uomini e donne sarebbero gruppi naturali e naturalmente complementari, con tutto ciò che segue in termini di inferiorizzazione delle donne e delle persone Lgbtqi
Da decenni e nella diversità degli approcci proposti, gli studi di genere e sessualità dimostrano che ciò che appare socialmente come ‘naturale’ e come ‘normale’ è, in realtà, il prodotto di rapporti di dominazione naturalizzati. Una tale rivoluzione non può che disturbare profondamente i colossi dell’ordine eteropatriarcale che da esso traggono non pochi benefici. Sono molti gli appelli contro "l’emergenza antropologica" suscitata dalle rivendicazioni Lgbtqi.
Ratzinger nel 2004 ha pubblicato, come prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, uno dei più limpidi testi misogini e antifemministi, oltre che omotransfobici, che la Chiesa Cattolica abbia prodotto recentemente. Le teorie di genere, che sono diverse dalle bufale della teoria del gender, sono comprensibili attraverso una citazione semplice di Simone de Beauvoir: non si nasce donna ma ci si diventa. Ovvero, l’identità di genere non coincide banalmente con il sesso biologico. Gli studi di genere ‘buoni’ mettono in discussione alcune leggi che gli ultraconservatori vorrebbero considerare eterne e universali e che invece sono solo il risultato
di una certa epoca. Che l’identità vera della donna sia essere madre e moglie servile è una credenza di alcuni e di un certo momento storico, non una verità. Lo chiamano ‘gender’ o perché sono analfabeti o (come Bergoglio) perché sperano nell’effetto messa in latino: non capisci, ma sei intimorito.