Adinolfi e Pillon tornano a sfottere le vittime di omofobia

È difficile commentare la violenza ideologica di un Simone Pillon che festeggia il suo essere riuscito a garantire impunità ai criminali che delinqueranno ai danni dei gay sulla base del loro orientamento sessuale, quasi provasse piacere nel pensare di aver difeso chi rende dei bambini vittima di bullismo omofobico. Ma dato che Pillon ha una spiccata tendenza al bullismo e adora sfottere le vittime, quest'oggi scrive:

Forse neppure i nazisti arrivavano a tanto, nonostante anche loro accusassero gli ebrei di vittimismo mentre li massacravano nei loro campi di sterminio.

Non va meglio con Adinolfi, il quale dice che lui ha «vinto» perché i crimini resteranno impuniti.

Nel resto del suo interminabile intervento, assicura che lui abbia contribuito a garantire impunità ai bulli perché Rete 4 lo ha ospitato di continuo. Ed ora pare coler minacciare la creazione di nuove fake-news finalizzate a istigare false paure nella sua nuova crociata contro il diritto all'eutanasia, promettendo che lui imporrà atroci agonie ai malati terminali contro la loro volontà.
Da notare è come Adinolfi non offra mai alcun diritto, ma prometta battaglie che tolgano libertà e diritti agli altri.

C'è poi Mirko De Carli, sempre del partito omofobo di Adinolfi, che promette pernacchie in faccia alle vittime di crimini d'odio:

E tra i componenti, le seguaci di De Carli dicono che sarebbe giusto aggredire o discriminate i gay che non si nascondono:

A lei si aggiunge anche il solito pastore evangelico Luigi Carollo, il quale sfodera immediatamente la sua solita indole da bullo:

Che aggiungere? La loro violenza si commenta da sola e giustifica la più sentita disistima verso ognuno di loro.

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