Adinolfi sfotte Fedez, tutto eccitato perché potrà continuare a fare soldi con l'omofobia
Tutto eccitato perché il suo business incentrato sul commercio di odio omofobico è stato tutelato da un Salvini e da una Meloni che vogliono difendere i carnefici nelle loro violenze pur di rendere l'Italia un possibile Paese satellite da svendere a Mosca, Mario Adinolfi risulta impegnato da ore a sfottere Fedez e tutti quei ragazzini che subiscono bullismo.
Mostrandosi come il sedicente "cattolico" che esulta per la bocciatura di una legge che tutela il prossimo, è con i suoi soliti toni arroganti che scrive:
Finito di sfottere Fedez. Adinolfi passa a sfottere Lurxuria. Evidentemente il concetto del "non giudicate per non essere giudicati" non gli è molto chiaro, anche se la speranza è che sarà proprio Dio a condannare il suo operato e a rendere giustizia alle due vittime:
A quel punto inizia a dire che il contrasto all'odio è da lui reputato come un attacco al suo partito, dato che lui campa unicamente sulla promozione della discrimini nazione. E dato che si era inventato che con il ddl Zan sarebbe potuto finire in carcere se avessero approvato norme contro l'istigazione all'odio, suscita un certo disgusto il suo dire tutto eccitato che è felice che qualche bambino pagherà sulla sua pelle ciò che gli fa fare fatturato:
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