Calderoli dice di “aver goduto” per la morte del ddl Zan
L'indecenza leghista non pare conoscere vergogna. Dopo gli urletti e l'esultanza ostentati in Aula dal leghista Pillon, il leghista Calderoli dice di «aver goduto» per la morte del ddl Zan. Evidentemente lo eccita pensare a tutti quei ragazzini che subiranno violenze dopo che lui ha difeso i loro carnefici.
Dalle colonne del Corriere della Sera, parla con soddisfazione del voto segreto con cui Salvini e la Meloni hanno garantito totale anonimato a chi ha tradito i propri elettori, aggiungendoci un: «Eh, sì… Devo dire che ci ho proprio goduto» dinnanzi al risultato ottenuto.
Assicura poi che sia ovvio che i politici prendano in giro l'elettorato, dicendo che sbaglia chi pensa che a governarci ci sia gente che mantiene la parola data: «Loro, semmai, avrebbero dovuto aspettarselo. E invece hanno fatto come quello che si aspetta di avere il paracadute e invece ha preso uno zaino, pieno di lattine di carne in scatola. Perché si può anche andare sotto di uno o due voti. Ma qui sono stati 23».
Peccato che i voti siano ininfluenti dinnanzi alla vergogna di leghisti che risponderanno alla storia di aver gioito per privato dalle dovute tutele chi vittima di violenza.
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