Don Bianchi cerca scuse per non condannare i neofascisti
Don Mirco Bianchi, in qualità di parroco leghista di Gatteo a Mare, pare essere tornato a mostrare la sua vicinanza ai gruppi neofascisti. In risposta agli attacchi squadristi guidati da Roberto Fiore a Roma, inizia a dire che per condannare quei crimini bisognerebbe prima condannare il comunismo. Peccato che solo lui veda comunismo nei partiti moderati di sinistra mentre parrebbe voler sminuire i saluti romani e le lodi ad Hitler che si registrano nelle destre da lui promosse attraverso la creazione di contrapposizioni assai azzardate:
E no, caro il nostro don Bianchi: il fascismo è merda a prescindere da da tutto. E basterebbe un briciolo di onestà intellettuale per ricordarsi di come i fascisti portarono alle guerre e ai campi di sterminio.
Sostenere che si debbano condannare tutti o nessuno rischia di essere un atto di collaborazionismo con quelle ideologie. E non va meglio sol sostener che non si possa condannare il male in quanto male, quasi si volesse cercare un qualsiasi appiglio per non farlo.