Il leghista Pillon acclama il massacro di Lepanto, ossia la battaglia preferita dai neonazisti
Don Mirco Bianchi, in qualità di parroco leghista di Gatteo a Mare, ha voluto celebrare la battaglia preferita dai neofascisti. Dice che lui è debitore a chi trucidò quei mussulmani, forse perché senza quei morti lui non godrebbe di privilegi ecclesiastici e di una esenzione dal pagamento dell'Imu:
Se è discutibile vedere un prete pronto a celebrare l'uccisione di chi ha una fede diversa dalla sua, don Mirco acclamauno scontro navale avvenuto il 7 ottobre 1571 tra le flotte musulmane dell'Impero ottomano e quelle cristiane federate sotto la Lega Santa.
Ma dato che don Mirco pare preferire la parola di Orban a quella di Dio, non stupisce che ad aizzare i suoi proclami sia stato un alleato del leader ungherese come il leghista Simone Pillon. Il leghista ha infatti celebrato quel massacro, assicurando che i mussulmani siano stati uccisi da Dio perché invocato come dispensatore di morte:
Ovviamente il leghista ne approfitta anche per ostentare il suo odio religioso, dato che la lega punta moltissimo sull'istigare alla discriminazione di chi con si dice "cristiano" alla Pillon o alla Salvini del post-celebrazioni al dio Odino sulle sacre acque del Po.