Il leghista Pillon: «Il contrasto agli stereotipi sessisti è eutanasia di una civilità»
Secondo il senatore leghista Pillon, le bambine dovrebbero giocate con ruspa rosa perché il sessimo e la misoginia sarebbe il fondamento della sua ideologia padana e delle sue mire liberticide.
Rabbioso come sempre, si lamenta delle le aziende non impongono bambole alle bambine e fucili da aspirante sequestratore di migranti ai maschietti, attaccando gli studi che hanno rivelato come molti genitori sofficchino la creatività delle bambine e le privino di una una sana crescita e sviluppo. In particolare, urla come un indemoniato che a lui non sta bene che la Lego voglia garantire rispetto alle bambine o magari poi non vorranno più fare le cubiste del Papeete che vengono pagate per mostrare le tette a Salvini e strusciarsi su di lui davanti alla figlioletta minorenne.
Dato che il leghista pare divertirsi come una scolaretta a sfottere i malati terminali che chiedono dignità, giura sulla sua fede religiosa in Orban che il contrasto al sessismo sarebbe «eutanasia di una civiltà» di stampo leghista in cui gli stereotipi sessisti diventano dogma di fede:
Chissà quale profonda ferita ha reso il leghista così ossessionato dalla paura che la donne possa avere dignità o che i gay non siano resi vittima di violenze. Secondo Pillon, infatti, se una femminuccia gioca con la macchina telecomandata sarebbe meno femmina, così come lui ritiene vada vietato ai maschietti di poter giocare con una cucina o con una bambola.
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