Indagato il vicesindaco leghista di Ferrara, erano "clandestine" le sue ruspe usate contro i rom
Non solo festini ed escort rumeni. Il partito di Matteo Salvini dovrà anche rispondere delle ruspe propagandistiche usate per radere al suolo le case dei rom, che pare venissero commissionate a ditte amiche ma pagate con denaro pubblico.
A finire sotto indagine è il vicesindaco leghista di Ferrara, Naomo Lodi, che ora dovrà difendersi dall'accusa di abuso d'ufficio. In occasione di uno sgombero porpaganditico di un campo rom, il leghista ha affittato quelle ruspe che tanto piacciono al suo "capitano". Peccato le abbia commissionate direttamente ad una ditta senza passare per un bando pubblico, come previsto dalle normative vigenti.
I fatti sono avvenuto due anni fa e vennero decritti come la svolta anti-migranti adottata dalla nuova amministrazione comunale guidata dal leghista Alan Fabbri.
A risultare indagati sono anche altre due persone, tra cui il il pilota del “drone” che ha sorvolato la zona per effettuare le riprese dello sgombero del campo rom da diffondere attraverso la macchina di propaganda social gestita da Morisi (quello di festini con droga ed escort rumeni). L'uomonon aveva richiesto all’Enac le autorizzazioni necessarie per sorvolare l’area. La terza persona sotto indagine è l'uomo che ha pilotato le ruspe, alternandosi con lo stesso vicesindaco di Ferrara nonostante occorra un patentino per poter guidare quelle macchine.