La Meloni l'ha ridetto davanti ai fascisti spagnoli: «Yo soy Giorgia, soy una mujer, soy cristiana»

Giorgia Meloni giura che lei non sa nulla di fascisti nel suo partito e che lei non è certa che le sommosse fasciste capitanate dai fascisti di Roberto Fiore abbiano davvero una matrice fascista. Il bello è che lo dichiara mentre era ospite del movimento spagnolo dichiaratamente fascista Vox. Ed è proprio dinnanzi a quegli estremisti che ha rabbiosamente riproposto un suo vecchio tormentone: «Yo soy Giorgia, soy una mujer, soy una madre, soy cristiana. No me lo pueden quitar».

In quel suo vecchio proclamo coniato per la lobby di Massimo Gandolfini, tradotto letteralmente, omette di dire che lei non è sposata e che è rimasta incita al di fuori del matrimonio. Dice di essere "donna" contro le persone trans, si dice "cristiana" contro chi ha altre fedi e dice di essere "madre" contro le famiglie omogenitoriali. Insomma, si propone come l'emblema dell'intolleranza che si offre come aspirante leader del fascismo organizzato mentre nega di essere fascista. E da buona complottista, dice che qualcuno le vorrebbe impedire di poter essere "cristiana" perché non le fanno schierare navi da guerra contro chi salva vite umane nel Mediterraneo.


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