Ma qualcuno ha capito di che diavolo sta parlando don Bianchi?


Quando non insulta Fedez o non inveisce contro i ragazzini gay, don Mirco Bianchi si dedica a frasi sibilline che potrebbero partorite al solo scopo sfottere chiunque provi a trovarci un senso. Ad esempio, l'idolo dell'ultra-destra scrive:



Cosa indica quella sigla? E chi sarebbero i ratti al centro delle invettive? Peccato che la situazione non migliori quando il sacerdote sovranista inizia a tirare fuori patroni e patrone in risposta alle critiche:



Sta forse sfottendo la religione? O è un modo per dire che la donna deve stare zitta come diceva Paolo di Tarso irridere l'ipotesi che il patrono non sia un maschio? Oppure sono solo parole a caso a cui è inutile cercare un senso? D'altronde non va dimenticato che stiamo parlando di un prete leghista stipendiato dal Miur che, di punto in bianco, ha scritto:



Ma che cavolo di domanda è? Come gli viene in mente che qualcuno possa voler rompere il braccio o la gamba a suo figlio senza motivo?
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