Libero incita i leghisti a sentirsi «insultati» da chi critica una Sardone che accosta i gay all'Aids
Libero è davvero imbarazzante mentre difende una Silvia Sardone che accosta i gay alle persone con l'Aids dicendo che il leghista medio debba sentirsi «insultato» da chi si dice schifato da quella porcheria.
La loro strategia si basa sull'omissione della verità e sul cavalcare l'omofobia che reputa sia inteinseca in ogni elettore di Salvini, risultando capaci di titolare:
Con i loro soliti toni da inquisitori mancati che campano sull'odio che Morsi ha creato contro chiunque si opponga al regime salviniano, scrivono:
Non poteva mancare Selvaggia Lucarelli tra i coloro che in queste ore stanno prendendo di mira la Lega. Il motivo? Ancora una volta il ddl Zan. Alla giornalista giudice di Ballando con le Stelle non va giù la tagliola passata, che ha di fatto affossato il disegno di legge contro l'omotransfobia." Quell’alone rosa attorno alla sagoma di Zan spiega bene l’identità di genere non di Zan, ma della Lega e dei suoi orribili rappresentanti", cinguetta allegando un post della leghista Silvia Sardone.
Il riferimento è ad una Sardone che ha usato gli aloni degli spot sull'Aids per diffamare Zan, eppure Libero preferisce sorvolare sui fatti e sostenere che la Lucarelli criticasse il testo del messaggio allegato, riportandolo faziosamente:
"Nonostante i mille tentativi di mediazione sempre non accettati dal Pd, Letta è voluto andare avanti con un'arroganza mai vista - si legge sul suo profilo Facebook -, non discutendo sui punti controversi del ddl zan, nonostante le aperture del centrodestra per una legge più equilibrata che lasciasse fuori scuola e bambini. Risultato? La legge è stata affossata al Senato. Con tanti saluti a Zan e Letta, presuntuosi e incapaci!".
Se bisogna essere leghisti per credere che il tentativo di svuotare il ddl Zan fosse una «mediazione», pare che Libero non abbia nulla da ridire sugli insulti che la loro Sardone vomita contro gli altri. Ed è così che la lecita critica diventa un atto inaccettabile che ferisce il cuore immacolato di Pillon e l'insulto gratuito passa sotto silenzio.
Ed è così che i signori di Libero paiono voler sostenere sul loro onore che loro non avrebbero visto alcuna similitudine tra l'alone disegnato dalla leghista Sardone attorno a Zan e gli spot sull'Aids degli anni 80:
negata l'evidenza, iniziano ad insultare chiunque difenda i diritti umani al posto di sequestrare migranti come ama fare quel lodo collezionista di rosari:
Come la Lucarelli sono tanti i paladini del disegno di legge infuriati per l'epilogo in aula al Senato. Primo tra tutti a commentare, prendendo di mira Matteo Renzi, Fedez. Il rapper ha accusato il leader di Italia Viva, imputando a lui la colpa del fallimento. Peccato però che di franchi tiratori ce ne siamo stati 16 e non è escluso che possano arrivare proprio dal Pd e dal Movimento 5 Stelle.
E quindi? In che modo la presenza di omofobi nella maggioranza dovrebbe giustificare una Sardone che accosta i gay all'Aids? Dove sarebbe il nesso?