Tuiach dichiara di sentirsi legittimato allo squadrismo fascista da monsignor Viganò


Il sindaco di Trieste risponderà alla storia di aver inferto alla sua città personaggi fascisti alla Fabio Tuiach. Il camerata, mantenuto con due stipendi pubblici, si dice eccitato davanti alla violenza dei raid squadristi dei suoi amichetti fascisti, lasciando intendere che a lui piace chi picchia brutalmente la polizia.

In quella sua abitudine a mostificare la storia, dipinge come vittime i criminali che hanno assaltato la Cgil di Roma mentre nega la pandemia e ripete le teorie fasciste contro i vaccini:





Ma c'è un altro personaggio che dovrà rispondere alla storia delle sue opere, dato che Tuiach dichiara di sentirsi legittimato allo squadrismo fascista da monsignor Viganò:



Indagheranno anche il prelato per le sue responsabilità negli scontri? Oppure godrà dei suoi privilegi da religioso mentre sdogana fascisti e violenti nel nome del nagazionismo?

Intanto Tuiach dice che avrebbe voluto essere parte dei facinorosi, ma sua moglie gli ha ordinato di restare a casa. Il pretesto è che domani vuole guidare i fascisti triestini sostenendo che pr3sso Ente Porto di Trieste lavorerebbero solo negazi0nisti e fascisti:



Ci spiega poi che lo scopo dei disordini è la promozione del fascismo di Pitin, promettendo più odio e più discriminazione nelle strade:

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