Adinolfi difende pure i fascisti laziali che spaccano tutto
Dopo aver difeso chi picchia i gay, Adinolfi si è messo a difendere pure gli ultas laziali che vanno in giro a spaccare tutto. Inizia così a starnazzare che i sovranisti neinazisti non tollerano che i francesi possano comandare a casa loro, irridendo un governo che vuole proteggere i bambini e i citradini dal «comportamento violento di alcuni tifosi della Lazio in modo ricorrente intorno agli stadi e nei centri cittadini dei luoghi di ritrovo nonché la ripetuta interpretazione di canti e saluti fascisti». Già nel 2018, in un precedente della sfida, ci furono tafferugli con quattro persone rimaste ferite in una rissa con circa 200 tifosi. Eppure lui polemizza:
Immancabilmente tira in ballo anche il suo essere felice perché alle vittime di odio è stata tolta ogni tutela giuridica, motivo per cui ne discute con un prete conosciuto per il suo violento astio contro i gay:
Quindi tutto si riduce alla sua solita tesi: gli altri vanno obbligati con la forza a rare quello che dice lui.