Belpietro tenta di sporcare persino il ricordo di Freddie Merciry
Dato che il populismo sa solo distruggere e che la loro ideologia è incapace di costruire qualcosa, non stupisce che il giornalaccio di propaganda populista diretto da Maurizio Belpietro abbia voluto sporcare anche l'immagine di Freddie Mercury.
Lo hanno fatto attraverso un articolo a firma di Alessandro Rico, in cui la morte del cantante viene usata per inveire contro quella fantomatica «lobby gay» che loro dicono di vedere ovunque, anche se poi quella fantomatica «lobby» che loro giurano sarebbe potentissima manco riesce a far approvare una banalissima legge che contro l'omofobia che troviamo persino in Ungheria:
Non serve neppure leggere il "contenuto esclusivo" per immaginare cosa ci sia scritto, dato che la loro propaganda si basa sulla sistematica ripetizione di concetti creati dalle destre neofasciste.
E così, chi non è omofobo di "farebbe usare" da fantomatiche «lobby» dato che il loro obiettivo è quello di sostenere che sarebbe ovvio che chiunque non possa che pensarla come Pillon e chi non è omofobo quanto lui non sarebbe pieno di odio solo perché manovrato da qualcuno.
Su Twitter il signorino Rico approfondisce il tema, spiegando che lui è convinto che un cantante debba solo cantare senza poter esprimere opinioni pubbliche su temi di attualità,, dato che c'è già Salvini che gioca a fare il tuttologo e probabilmente a loro piacerebbe un mondo che imponga il suo pensiero unico
Insomma, la politica spetterebbe solo ai giornalisti che davanti all'arte pensano solo a come poter promuovere discriminazione per che i loro partito di riferimento hanno depenalizzato l'istigazione alla discriminazione omofobica.
Ma forse non ci si poteva attendere altro da un Alessandro Rico che si fa manovrare dai poteri forti dell'élite populista, raccontando che i vaccini non funzionerebbero. E se anche i bambini sanno che i vaccini offrono una protezione che non raggiunge il 100%, per la propaganda populista tutto ciò che non ha un'efficacia al 100% non vale la pena di essere usato.
Peccato che anche i profilattici non abbiano un'efficacia la 100% e, stando alla teoria di Rico, sarebbe d'uopo fare sesso bareback perché in alcuni caso la protezione non basta:
Ovviamente inveisce anche contro la Cei, lamentandosi che la Chiesa non sponsorizzi le lobby no-pass e no-vax che il suo giornaletto cerca di aizzare agli scontro di piazza:
Curioso, dato che il signor Rico diceva di apprezzare molto le loro ingerenze nella politica quando i vescovi volevano aiutare il suo Gandolfini a non permettere l'accesso alle DAT ai cittadini. Ed apprezzava i vescovi anche quando hanno aiutato Salvini a boicottare la campagna vaccinale:
Non è strepitoso come cambi idea a secondo della sua convenienza? E non è ancora più assurdo voglia sostenere che ci sarebbe un qualcosa di "cattolico" nella lobby di Gandolfini?