De Carli all'indomani dell'ennesima aggressione omofoba: «È una balla dire che l'italia è omofoba»

Mirko DeCarli dice che i diritti civili sono «mischiate» e che lui sene frega delle minoranze dato che lui preferisce pensare ai suoi privilegi da maschio eterosessuale bianco che ana tracannare alcolici.
Dato che il suo core business resta l'irrigazione alla discriminazione, lo troviano a scrivere:

Il signorino deve essere in profonda malafede o deve essere del tutto incapace di comprendere la realtà se giura a nome del suo partito omofobo che in Italia non esisterebbe alcuna omofobia mentre i giornali riportano notizie come questa:

Surreale è poi il suo starnazzare che si possa negare l'esistenza dell’omofobia sulla base del fatto che, durante la pandemia, non si siano celebrate unioni civili. Dove sarebbe il nesso? E davvero pensa che i diritti debbano essere un privilegio da assicurare solo alle maggioranze?

Non va meglio con il suo negate l'urgenza della legge, dato che migliaia di persone non potevano avere i suoi stessi diritti. A detta sua, pazienza per chi moriva senza poter neppure lasciare un'erernità al compagno dato che lui non ne aveva bisogno.
Immaginiamo dunque che lui reputi una perdita di tempo il contrasto alla pedofilia dato che la maggioranza dei bambini non subisce abusi e a Ravenna non hanno arrestato nessuno...

Nell'articolo linkato, lo troviamo ad insultare i cittadini che partecipereranno alla manifestazione contro l'affossamento del ddl Zan organizzato in Piazza Kennedy a Ravenna:

Il paragone è presto fatto e basta leggere i dati annuali sulle unioni civili celebrate a Ravenna: zero. Anche allora, nei mesi più caldi
dell’approvazione del ddl Cirinà, paginate su paginate con cui si ribadiva l’urgenza democratica, manifestazioni su manifestazioni con cui si chiedeva a gran voce nuovi diritti per delle minoranze discriminate: balle su balle. Se era una vera esigenza ci sarebbe stata la fila di celebrazioni e invece la realtà è ben diversa e parla chiaro. Il vero problema è l’inverno demografico, la peste bianca dei nostri tempi, e il crollo delle nuove famiglie che stentano a nascere: questo preoccupa e su questo si dovrebbe riflettere assieme. Le carnevalate su temi surreali, dato che (numeri alla mano) l’Italia non è un paese omofobo, mettiamole da parte.

Numeri alla mano, quanti sono gli eterosessuali aggrediti perché eterosessuali nel mondo? Zero. Ecco perché ha messo a confronto dati a caso prima di stanazzare che bisogna produrre bambini come diceva Mussolini al posto di difendere chi è già nato da un'omofobia che lui usa per far soldi. E se esiste un Dio, De Carli pagherà per il male che ha inflitto a degli innocenti.


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