De Carli e la sua ossessione. Ora si inventa pure che rispettare le perone trans sarebbe illegale

Mirko De Carli dice che non esisterà più alcuna «legalità» se le persone trans non verranno più discriminate nell'uso dei mezzi pubblici dopo che Start Romagna ha offerto loro la possibilità di usare il nome di adozione sul loro abbonamento dell'autobus. E pazienza se quelle tessere saranno regolamentate e rese molto più legali delle attività svolte da un Mirko De Carli che si dice minacciato da banali norme contro l'intonazione alla discriminazione: lui ha deciso che avere rispetto per le persone transessuali debba essere ritenuto illegale.
Sempre presupponendo che la tessera del bus sia un importantissimo documento di identità finalizzato a determinare sesso biologico del passeggero (stupidi noi a pensare serva solo per pagare le corse), dichiara che lui non accetterà mai «una tessera farlocca che censisce un’identità di genere non regolamentata da alcuna legge dello Stato».
Peccato che fosse stato lui ad inventarsi che il ddl Zan avrebbe riconosciuto l'identità di genere e che l'affossamento della norma non cambia le molteplici sentenze della Consulta che hanno dato valore giuridico a quella realtà da lui negata.

Forse ignaro che c'è una certa differenza tra un documento di identità e una mera tessera dell'autobus, ringrazia l'organizzazione forzanovista Provita Onlus per aver deciso di aiutarlo nella sua solitaria battaglia contro la famiglia della ragazzina 15enne che ha chiesto ed ottenuto di poter usare il nome appropriato sulla sua tessera:

Ormai siamo oltre il ridicolo. Se è pur vero che De Carli ci ha abituato a polemiche grottesche incentrate sulla promozione dell'omotransfobia, il rappresentante del partito omofobo di Mario Adinolfi deve avere davvero poche preoccupazioni nella vita se da settimane non fa altro che starnazzare che lui esige venga negata ogni dignità ad una ragazzina minorenne. Ed è surreale si dica felice che un'organizzazione forzanovista abbia dato spazio a polemiche tanto inutili quanto patetiche.


Leggi l'articolo completo su Gayburg
Ed ancora:
De Carli e Adinolfi promettono nuove battaglie contro i diritti umani
Bologna segue Ravenna nel proporre il nome d'elezione sugli abbonamenti del bus
Ravenna. De Carli insiste: «Farò sospendere l'abbonamento agli autobus a tinte arcobaleno»
De Carli: «Noi etero discriminati dal nome di adozione sulle tessere del bus». Don Lazzara paragona Adinolfi a Primo Levi
De Carli insiste: «La discriminazione è buonsenso. L'intera Romagna si identifica in Adinolfi»
Ravenna. Il partito di Adinolfi attacca la mancata discriminazione delle persone trans sugli autobus