De Carli insiste nel sostenere che la difesa dei crimini d'odio e dell'istigazione alla discriminazione sarebbe "giustizia sociale"
Pare davvero preoccupante la deriva con cui l'organizzazione omofoba fondata da Mario Adinolfi insiste nel pretendere che il loro capo possa danneggiare migliaia di vite umane per fare felici quei fascisti che lo invitano ai loro festini neonazi.
Ed è ancor più preoccupante non avere indicazioni su chi stia finanziando il progetto di promozione dell'omofobia che vede il suo Mirko De Carli annunciare la fondazione di una organizzazione che difenderà legalmente gli omofobi sostenendo che l'odio e l'istigazione alla discriminazione siano una questione di «giustizia sociale» che andrebbe garantita ai violenti e agli intolleranti:
La teoria per cui tutto sarebbe "libero pensiero" lascia basiti, dato che il signorino De Carli dovrebbe poi difendere anche chi esprime pareri sostegno dello stupro o della pedofilia, dato che lui teorizza che tutto vada difeso indipendentemente dal fatto che costituisca un crimine contro la società o contro la dignità umana.
E dato che cita il ddl Zan e promette che lui si opporrà ai suoi principi, ne consegue che lui voglia condurre una guerriglia a sostegno di chi commette reati d'odio o di chi chi istiga alla discriminazione, magari pretendendo che una ragazzina trans non possa prendere l'autobus come lui chiede da settimane.
Tra i commenti, il signor De Carli sostiene che l'odio sia questione di «giustizia», diffama i gay dicendo che siano cattivi contro chi li vuole discriminare e sostiene che ci sarebbe qualcosa di «cristiano» nella sua opera contro il prossimo. Chissà, forse nel suo Vangelo mancano le pagine in cui Gesù invitava all'amore...
Ha iniziato con qualche insulto ed è arrivato q questo. In fondo, anche i nazisti non avevano iniziato con i campi di sterminio...
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