De Carli pare molto confuso dato che vuole vietare i figli contro la denatalità

Mirko De Carli, in qualità di esponente del partito omofobo di Mario Adinolfi, dice che esisterebbe «un inverno demografico» che il suo capo sanerà pagando le donne che produrranno figli al posto di lavorare. Secondo il loro progetto, Adinolfi pagherà l'affitto del loro utero per otto anni e poi, se non si faranno nuovamente ingravidare, le abbandonerà a loro stesse dopo averle strappate al mercato del lavoro quasi ritenessero che la donna che non è gravida non abbia alcun ruolo sociale.
Nel mentre, però, impediranno ai gay di poter avere figli nel nome della coppia eterosessuale che in Ucraina ha abbandonato un figlio verso il quale non ha alcun dovere dato che Pillon non vuole trascrivere gli atti di nascita. E De Carli ne conclude che ai bambini serva un padre pene-munito e una madre vagina-munita esattamente come quelli della coppia protagonista della storia che lui vuole strumentalizzare contro i gay.

Mostrandosi molto confuso o in totale malafede, scrive:

Quindi sopprimerà i figli che hanno un solo genitore per "salvare" i bambini che gratificato le sue fantasie sessuali riguardo al sesso praticato dei loro genitori? Se mamma muore durante il parto o se babbo ha un incidente, ce la prendiamo col bambino perché deve avere il "diritto" ad avere i genitori che dice De Carli? E tra il diritto a non subire violenze o a quello di essere amati, De Carli è proprio certo che la priorità sua quella di dare seguito alle sue fantasie sessuali? Non è forse meglio un padre gay che un padre pedofilo?
E se il tema è solo l'eterosessualità dei genitorie le loro pratiche sessuali, significa che a lui va bene che le coppie etero accedano alla GpA visto che ai loro figli si potrà dire che babbo va a letto con mamma come Adinolfi è andato a letto con le sue molteplici mogli?


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