Il dopo Zan è già nelle piazze
I gay hanno subito torture, uccisioni e campi di sterminio. Non sarà dunque l'arroganza di Pillon a fermarli. Anzi, la sua esultanza è stata la scintilla che ha portato oltre 50 piazze a riempirsi di manifestanti, tra cui migliaia di eterosessuali che provano disgusto per quanto accaduto in quell'Aula.
L'affossamento del ddl Zan è stata una brutta pagina di storia, ma non sarà la fine. Al vaglio c’è una proposta di legge iniziativa popolare, dettata dal successo delle firme sul fine vita e sulla cannabis. Un'iniziativa popolare potrebbe finalmente andare oltre le solite proposte al ribasso che arrivano dalla politica, aprendo al matrimonio egualitario e alle adozioni in una proposta di legge che possa essere davvero la fine delle discriminazioni e non un piccolo contentino che avrebbe estero solo parte delle tutele di cui gode Adinolfi anche alle sue vittime.
Se nessuno va più a votare, è perché la politica non è rappresentanza del popolo. Ed è dunque necessario che il popolo si faccia sentire e che dica chiaramente che l'esultanza di Pillon è un affronto alla decenza.
La senatrice Alessandra Maiorino commenta: «Sono scesa nelle piazze della comunità, chiedono molto più di Zan e hanno ragione. Nella nostra carta dei valori è stato inserito il rispetto dell’identità di genere e dell’orientamento sessuale, chiederò che venga inserito nel nostro programma il matrimonio egualitario perché il nostro paese prevede istituti di serie A e B e posso annunciare che presenterò una proposta di matrimonio egualitario».