Ora Mirko De Carli si paragona pure al Dalai Lama, chiedendo la «tolleranza delle diverse culture»

Affossato il ddl Zan, Mirko De Carli si è messo a sbraitare che prima vengono i cinesi, evidentemente ritenendo che chi e di estrema destra come lui troverà eccitante vederlo inveire contro i comunisti quasi quanto si sono eccitati a vederlo molestare dei ragazzini trans dicendo che a lui non sta bene possano prendere il bus o andare a scuola senza subire discriminazioni.

Propone così che il comune di Riolo Terme, con i suoi 5mila abitanti, dichiari guerra all'1,4 milioni di cinesi a nome di un partito che ha lo 0,19% di voti:

Praticamente paragonandosi al Dalai Lama, è dalle pagine di Ravenna Today che dichiara:

Come il Dalai Lama considero lo statuto degasperiano dell’Alto Adige un modello per la convivenza dei tibetani in uno stato cinese che tolleri e valorizzi le diverse culture ma penso che gli Stati Uniti d’Europa, terreno su cui il leader democristiano incontrò Altiero Spinelli, sia il faro per futuri Stati Uniti delle Cine che garantirebbero diritti democratici innanzitutto alla maggioranza Han in quella regione dell’Asia. Invito quindi tutti i miei colleghi consiglieri a far parte di questo intergruppo e a pensare a iniziative per diffondere a livello locale la conoscenza delle lotte per la libertà delle minoranze sotto il giogo di Pechino. Colgo infine l’occasione per un pensiero per le difficoltà che incontra chi nella Cina che predica l’ateismo di stato vuole professare una fede religiosa come quella cattolica ma anche le altre come il buddismo tibetano e l’Islam uiguro

A chiedere «tolleranza» e «valorizzazione» delle «diverse culture» è quel tale che propone un modello unico di famiglia mentre ha annunciato la fondazione di una sua organizzazione che difenderà chiunque discrimini le minoranze lgbt in quanto lui teorizza che tolleranza e rispetto delle minoranze sia una «disciminazione» della maggioranza.
Quindi è un po' curioso dica che i gay andrebbero discriminati nel nome della sua opinabile idea di "cristianesimo" mentre contemporaneamente sostiene i cristiani debbano essere aiutati ad imporsi sulle altre maggioranze quando non è lui a farne parte.


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