Pillon torna a chiedere che si rendano orfani i figli dei gay (ovviamente promettendo punizioni divine)

Il senatore leghista Simone Pillon attacca i giudici di Milano che hanno deciso di non strappare un bambino ai suoi genitori. Ovviamente sottolinea che a dettare il suo ennesimo attacco contro i diritti dei minori è la ricca lobby forzanovista diretta da Jacopo Coghe e di Toni Brandi, la quale esige che si calpestino i diritti dei bambini e che si trappino loro i genitori.
La loro teoria è che si debbano obbligare le donne vittima di stupro a partorire e che si debbano lasciare i figli a genitori violenti che li maltrattano, ma che si debba optare per togliere tutela ai minori se i loro genitori non sono ritenuti conformi alle loro fantasie sessuali.

Nei fatti, i giudici si sono appellati alla decisione della Consulta dello scorso gennaio, nella quale la Consulta è stato ribadito che il legislatore ha il dovere di tutelare appieno anche i figli delle coppie omogenitoriali. Il Tribunale di Milano ha sancito che, anche in assenza di una legge specifica del Parlamento, l’atto va trascritto e riconosciuto integralmente perché, trattandosi di minori, «la loro tutela non può essere sospesa a tempo indeterminato, nell’attesa che il legislatore vari la normativa» considerato che la Corte Costituzionale ha «di fatto confutato la sentenza della Cassazione a Sezioni Unite» che riteneva il bimbo nato da maternità surrogata «adeguatamente tutelato mediante l’adozione in casi particolari».
Non la pensa così Pillon, il quale dice che è l'ostruzionismo leghista dovrebbe togliere diritti ai bambini esattamente come ha tolto tutele alle vittime di aggressioni e di discriminazione. Lui sostiene che si debbano negare diritti costituzionali perché lui scriverà migliaia di emendamenti per impedire che i bambini siano tutelati secondo i principi della Carta.

Dalla sua pagina di propaganda, il leghista scrive:

Buona domenica amici. La grande menzogna avanza, e a Milano, nonostante l'espresso divieto del legislatore e della Corte di Cassazione, i giudici hanno deciso di ordinare la trascrizione dell'atto di nascita di un bambino che risulta così nato a tutti gli effetti da due uomini.
La madre viene cancellata, abrogata, spazzata via.
Una creatura umana viene artificialmente condannata a crescere senza il calore della parola "mamma", senza l'affetto di una donna, senza poter conoscere colei che lo ha portato in grembo per i primi nove mesi della sua vita.
Sullo sfondo, ben nascoste, stanno due donne atrocemente sfruttate nei loro corpi: una, spremuta a colpi di ormoni per produrre gli ovociti, e l'altra usata come incubatrice umana per poter perfezionare l'acquisto.

Insomma, la solita solfa su come lui veda fantomatica violenza nelle decisioni delle donne, in suo sostenere che nel caso di stupratori di debba obbligare la donna a partorire ma che il parto diventa un atto "atroce se a crescere i figli saranno due uomini che amano i loro figli e non una mamma single che ha subito violenza e a cui lui vuole sia tolto ogni diritto di scelta.

Insultando i giudici e ripetendo la propaganda che Giangranco Amato ha creato per anni mentre andava per oratori insieme a Povia, il senatore leghista prosegue:

Lo sanno, a Milano, che le madri surrogate vengono trattate per nove mesi con farmaci chemioterapici anti-rigetto perchè i loro corpi non riconoscono la compatibilità genetica col bambino? Lo sanno che al momento del parto vengono sedate perchè gli acquirenti non vogliono sentire le loro grida di dolore quando il bambino viene strappato dal loro seno e portato via per sempre?
Sanno i giudici che le "donatrici" di ovocita vengono pagate con tabelle che variano in base alla legge della domanda e dell'offerta, selezionando il loro materiale genetico in base alla razza, al colore di occhi e capelli, alla statura e all'intelligenza, come in un normale mercato di bestiame?
Sanno che le madri surrogate sono sempre donne poverissime, spesso del terzo mondo, costrette dalla necessità a questo umiliante percorso?

Curioso, dato che i gay non possono avere figli se non in Canada e Stati Uniti. Ed esattamente Pillon vuole sostenete che donne canadesi e statunitensi che devono dimostrare di non avere necessità economiche possano essere considerate sarebbero donne del terzo mondo? O forse parla di donne ucraine o russe a cui si rivolgono solo eterosessuali?
Ed esattamente, dove avrebbe sentito quella stronzata sulle donne che verrebbero sedate perché piangerebbero nel vedere i loro figli trovare una famiglia? E perché non dice nulla di quelle madri che non piangono mentre abbandonano i figli nei cassonetti al posto di farli crescere con genitori amorevoli che resteranno in contatto con lei?
Possibile non si sia una solta volta in cui Pillon non si inventa bugie per cercare di far leva sull'ignoranza dell'elettore leghista e suoi suoi pregiudizi?

Sempre ripetendo a pappagallo la propaganda di Gianfranco Amato, prosegue:

Sanno quante donne sono morte per i trattamenti farmacologici somministrati?
Due maschi molto ricchi, con poco meno di 100 mila euro hanno il potere di comprare due donne e un bambino, e tutto questo schifo diventa realtà.
Ora a Milano i giudici mettono il timbro, il nulla osta su questa orrenda pratica criminale, nascondendosi dietro la foglia di fico del superiore interesse del minore, quando anche il più scarso degli psicologi e l'ultimo degli avvocati sa perfettamente che il bambino ha il superiore interesse di crescere con la mamma e il papà, e non certo quello di essere acquistato, venduto, trafugato, deprivato della madre...
Presenterò interrogazioni, mozioni, proposte di legge, emendamenti. Chiederò ispezioni. Farò tutto quanto è nelle mie prerogative di rappresentante della Nazione, perchè cose del genere non accadano mai più.

Quindi la nascita di un bambino diventa uno "schifo" che lui vuole vietare, al contrario degli stupri che lo vedono pronto a difendere la paternità dello stupratore? E chiude promettendo che Dio punirà chi non è leghista e vicino alle lobby neofasciste come lui:

Forse fallirò, ma in coscienza non posso esimermi dal compiere il mio dovere.
Lo dico con chiarezza e mi assumo personalmente la responsabilità di quanto affermo: sono convinto che il buon Dio e la storia giudicheranno molto severamente questa generazione, perchè mai prima d'ora si giunse a tanto.

In coscienza, anche noi pensiamo che Dio punirà Pillon per le sue molteplici colpe. Ma prima che ciò accada, ci auguriamo che qualche tribunale possa fermare la sua violenta aggressione contro i più deboli e contro i bambini.


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