Pillon torna a sfottere i gay e propone lo scioglimento dell'Ampi
Anche oggi il senatore leghista Simone Pillon ha cercato di istigare all'odio i suoi proseliti, starnazzando che lui vuole far mettere in carcere chi critica il suo voler garantire impunità ai delinquenti che picchiano i gay:
Alcune osservazioni:
1) Si chiamano lgbt, non lgbtqxyz. Il senatore potrebbe anche provare a ricordarsi quelle quattro semplici lettere visto che si fa pagare decine di migliaia di euro per intonare cori da stadio e portate in Senato gente che considera l'omosessualità come una "malattia". Se invece vuole solo sfottere, tanto basta a dequalificarlo.
2) È la magistratura e non un prepotente leghista a decidere cos'è diffamazione. E se lui si sente "diffamato" dall'essere accostato ai fascisti, allora perché bazzica i festini dei gruppi neonazi che si professano fieramente fascisti?
3) inventarsi reati è calunnia ed il fatto che l'antipatico leghista accusi onesti cittadini di falsi crimini confidando nella sua immunità è un schifo.
4) Davvero pensa che il suo voler chiudere le associazioni dei partigiani sia la priorità di un Paese in cui lui difende i gruppi fascisti che assaltano le sedi dei sindacati.
Tra i commenti, i proseliti di Pillon iniziano astarnazzare che chi non è omofobo è un drogato e che i fascisti sono coloro che non permettono impunità ai delinquenti, che non vogliono togliere diritti alle donne e non vogliono torturare i malati come la Lega:
Immancabile è la presenza di no-vax che festeggiano i contagi (avvenuti tra i no-vax di Trieste) inventandosi che abbiano ragione i fascisti a dire che i vaccini andrebbero boicottati. Al solito, Pillon pare raccattare il peggio del Paese.
Inoltre la fantomatica "minaccia" la vede solo lui dato che i manifestanti hanno semplicemente scandito lo slogan "Pillon fascista, sei il primo della lista" in cui è evidente che lo si voglia sconfiggere politicamente e non fisicamente.