Secondo il partoti di Adinolfi, non esisterebbe genitorialità senza «legame biologico». Pur di attaccare i gay, insultano pure i genitori adottivi
La nuova teoria di Mirko De Carli è che la sua esistenza abbia senso unicamente in relazione alle sue fantasie riguardo a come suo padre abbia ingravidato sua madre. Pensano ai suoi genitori e al modo in cui lo hanno cresciuto, pare concentrarsi unicamente sul momento del coito, quasi sostenesse che quello sia l'unico motivo per cui è grato ai suoi genitori. Pazienza se si svegliavano all'alba per portarlo a scuola o se facevano rinunce per lui, lui pare interessato unicamente al momento della penetrazione vaginale subita da sua madre pur si sostenere che sarebbe solo quel momento a contare davvero.
Da lì parte per sostenere che non possa esistere genitorialità senza eredità biologica e che dunque i genitori adottivi non debbano essere considerati meritevoli quanto quei suo capo che ha ingravidato sue donne e oggi chiede la sottomissione delle sue figlie ad un maschio che le faccia pagare dallo stato per starsene in casa a figliare. Stando al De Carli-pensiero, chi ama i figli adottivi non deve ritenersi all'altezza di una donna che vuole fare figli solo perché Adinolfi le ha promesso mille euro al mese per otto anni.
Tutto questo è contenuto nell'attacco che l'esponente del partito di Mario Adinolfi ha pensato per insultare Michela Marzano:
la premessa è semplice: a De Carli non sta bene che le cose possano essere chiamate col loro nome perché lui pretende si utilizzino i termini coniati dalla propaganda fascista, creato allo scopo di screditare un atto di generosità pur di pensare ai soldi. Soldi che De Carli tira in ballo mentre chiede che si umili una ragazzina 15enne sull'autobus o che cita istericamente mentre si lamenta che qualcuno oserà fornire assistenza alle vittime di odio omofotrasobico al posto di pagare l'affitto dell'utero delle donne italiane come vorrebbe fare il suo capo.
Si appella anche alla sua polemica contro la coppia eterosessuale che ha abbandonato il figlio in Ucraina, anche se ovviamente pare essersi dimenticato del loro orientamento sessuale dato che oggi preferisce inveire solo contro i gay. Ed ovviamente si inventa che i gay non potrebbero fare figli, anche se sono molte le coppie eterosessuali sterili mentre un gay non avrebbe difficoltà ad ingravidare una donna.
Il suo tentativo è si sostener che i gay sarebbero contro-natura perché amano persone che non sono utili a creare la loro stirpe, contrariamente a lui che nella donna vede un oggetto utile a soddisfare i suoi desideri di paternità.
Riparte con teorie sulla sulla supremazia del «legame biologico» che insulta migliaia di genitori adottivi, ovviamente sfottendo e irridendo chiunque osi pensare che qualcuno possa voler dare un figlio a una coppia gay al posto di gettarlo nel cassonetto come fanno gli eterosessuali:
Sempre con toni arroganti, il signor De Carli inizi a dire che il corpo non è della donna e che la donna non può usarlo come meglio crede dato che lui non vuole che i gay possano avere una famiglia. Ed è qui che inizia a dire che se qualcuno stupra una donna, a suo figlio andrebbe detto che il vero padre è lo stupratore e non chi lo ha cresciuto:
Ossessionato dal pensare che suo padre sia suo padre solo perché ha eiaculato nella vagina di sua madre, conclude:
da vomito è come De Carli dica che le famigli gay sarebbero «nuclei sociali anonimi» dato che non hanno undue moglie come Adinolfi o non cercano ragazzine sempre più giovani come il suo Salvini. Si inventa persino che la Costituzione vieterebbe le famiglie gay, forse convinto di quella stupidaggine che ama ripetere per cui «naturale» dovrebbe essere ritenuto sinonimo di eterosessuale. Insomma, un delirio ideologico vomitato da un tizio che fattura sull'istigazione alla discriminazione come il suo stesso capo ha ripetutamente ammesso.
Lo saprà che la nostra Costituzione parla di «famiglia naturale» in un ricorso a dei termini pre-giuridici che servivano a cancellare i distinguo introdotti dal fascismo? Perché pare un po' assurdo che lui usi quella definizione pe rintrodurre proprio quei distinguo che il termine voleva cancellare.