Zan ha denunciato la leghista Sardone dopo il suo disgustoso tentativo di associare i gay all'HIV
Alessandro Zan ha deciso di procedere per vie legali contro la leghista Silvia Sardone, l'eurodeputata di Salvini (nonché consigliera comunale a Milano dato che a loro piace avere molteplici stipendi pubblici) che è risultata al centro dell’inchiesta di Fanpage per i suoi legami con gli ambienti neofascisti.
Per festeggiare l'affossamento della legge che avrebbe punito i crimini d'odio, la leghista si divertì ad associare i gay all'HIV, forse eccitata da come il suo amichetto Pillon aveva appena garantito impunità all'istigazione alla discriminazione. Ed è così che raffigurò Zan avvolto da un alone rosa palesemente ispirato allo spot sull'Aids degli anni ’90.
Nell'annunciare una doverosa denuncia che potesse difendere i cittadini dalle molestie leghiste e dal loro mondo fatto di odio, escort rumeni, cubiste del Papeete ed orgie di gruppo perpetrate mentre sventolano madonne e rosari, Zan dichiara:
Sui suoi profili social ha pubblicato questa foto che mi ritrae con l’alone viola, lo stesso delle pubblicità degli anni ‘90 che alimentavano lo stigma contro le persone sieropositive come “malati”, creando una discriminazione odiosa e infondata che ancora esiste. Questa è la stessa Lega che ha applaudito in Senato come allo stadio e con cui alcuni ci chiedevano di mediare sulla pelle delle persone.
La leghista Sardone aveva cancellato il post con l’orribile fotomontaggio dopo le polemiche, ma da manco chiese scusa. Ora ne dovrà rispondere davanti ai giudici, nonostante lo sconto di pena che le è stato garantito da Pillon e dalle ricche lobby russe che lo finanziano con milioni di rubli.