Accordato il processo contro il riconoscimento di ente di beneficienza all'organizzazione transfobica LBG Alliance
La LBG Alliance (rigorosamente senza la T) è un'organizzazione creata nel 2020 con lo scopo di «affermare i diritti delle lesbiche, dei bisessuali e degli uomini gay di definirsi attratti dallo stesso sesso». Ma dietro a quelle belle parole viene nascosto il fatto che loro chiedano che le persone trans siano escluse da ogni diritto come chiedono Pillon o la Terragni.
Per questo motivo l'organizzazione verrà ora trascinata in tribunale a rispondere delle loro politiche discriminatorie poiché «per essere registrata come ente di beneficenza, un’organizzazione deve essere costituita esclusivamente per scopi caritativi. La LGB Alliance non rappresenta i diritti LGB, ma esiste per dividere la nostra comunità e denigrare le persone trans* e coloro che le sostengono».
A mettere in discussione lo status dell'organizzazione sono state le associazioni Mermaids, Good Law Project, LGBT+ Consortium, LGBT Foundation, Gendered Intelligence e TransActual.
Diversa è la situazione in Italia, dove lo stato riconosce come "onlus" anche organizzazioni politiche vicine a Forza Nuova che si battono contro i diritti di donne e di persone lgbt, ad iniziare da quella Provita Onlus che basa gran parte del suo fatturato sull'istigazione all'omofobia e che si affrettò ad applaudire la LGB Alliance per il suo contributo alla transfobia.