Attilio Negrini è tornato ad insultarci


Attilio Negrini è tornato ad insultarci, dicendo che lui si sente un salmone che contro corrente perchè si sente fiero di pensarla all'opposto del mondo civile. Peccato che lui possa pensarla come vuole, ma ciò non ci toglie il diritto di esprimere dissenso e di spiegare perché i fatti da lui esposti sono un po' diversi da come lui li descrive.

Dicendo di stimare Martino Mora e i giornalisti de Il Giornale, è in un susseguirsi di offese che il signor Negrini scrive:



Dopo gli insulti e quelle che parrebbero minacce, arrivano i soliti commenti pieni di odio. E chissà se quei leoni da tastiera finiranno col frignare come bambini se dovranno pagarsi un avvocato per spiegare ai giudici su quali basi ci definiscano «luceferini» e «blasfemi»:



Ovviamente Negrini si affretta a buttarla sul sessuale, inventandosi che noi ci saremmo innamorati di lui:



E naturalmente spunta Maria Rachele Ruiu, esponente della lobby di Gandolfini e di Provita Onlus.
Pare comunque stupefacente che difendano il molestatore di Greta Beccaglia e poi dicano si debba avere paura dei gay, forse alludendo a quel "gay panic" che ha garantito impunità a svariati assassini?
Non stupisce inoltre che tra gli insultatori figuri anche chi risulta amico social di Giorgio Celsi, ossia del leader del gruppo "Ora et labora" che da anni promuove intolleranza ed odio contro le persone lgbt. E chissà che non sia un qualche suo discepolo ad essere venuto nelle stesse ore a lasciare commenti come questo:



Ovviamente Negrini non si lamenta nell'essere citato dal sito integralista Korazym come fonte di alcune bufale contro l'Europa, indicato come l'uomo che ha mandato Pillon e i leader dell'organizzazione forzanovista Provita Onlus (per cui lavora come redattore) ad irridere un'Europa che osa tutelare la sua laicità e non discrimina come Orban comanda.
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