Carollo torna a schiumare contro il rispetto
L'ossessione del pastore Luigi Catollo contro il rispetto pare ormai tragicomica. Ricorrendo al suo solito benaltrismo, il simpatizzante no-vax dice che la pandemia andrebbe messa a frutto per discrimimare.
Citando forse le linee guida europee che non piacciono a Pillon e alla sua Meloni (in cui però non c'è scritto quello che lui sostiene), il pastore evangelico scrive:
Ma come? Nonostante i poveri, la pandemia e il terrorismo, la sua priorità è quella di lamentarsi di chi non promuove sessismo? E dove avrebbe mai letto ciò di cui si lamenta?
Già nei giorni scorsi schiumò contro l'Europa, confondendo delle semplici raccomandazioni con dei «divieti» sulla base delle fake-news create dalla propaganda populista:
Se la stragrande maggioranza delle sue affermazioni sono false, evidente è come si dica offeso da chi non predilige il maschile al femminile.
Sulla base delle sue falsità, i suoi seguaci partono in quinta nel giurare su Dio che l'Europa vorrebbe vietare nomi cristiani (il che non è vero) e pronettendo che loro useranno i loro figli per sostenere la supremazia della loro presunta religione. Ed ovviamente inveiscono pure contro i vaccini, dimostrando la loro inclinazione a dire tutto ciò che la propaganda neofascista gli dice di dire:
Peccato che il loro insultare e diffamare qualcuno solo perché un pastore evangelico mente sul testo di un documento interno finisce con il chiarire il loro grado di ignoranza e malafede.
Sempre tra i commenti, il pastore Carollo spaccia delle raccomandazioni interne per una «legge» e si inventa pure una «approvazione» che mai c'è stata:
Che diceva Gesù di chi offre falsa testimonianza?