È iniziato il processo a Tuiach dopo i suoi post omofobi
Il camerata Fabio Tuiach piagnucola che la sua fede religiosa in Putin non l'abbia risparmiato dal dover rispondere del post in cui, in qualità di consigliere comunale eletto con la Lega, sfotteva la vittima di un pestaggio omofobo. E c'è da sperare che la sua difesa non si baserà sul sostenere che l'odio sarebbe lecito perché c'è chi uccide i gay come parrebbe desumersi dai suoi messaggi:
Tuiach è stato denunciato dai Sentinelli di Milano in merito ad un post omofobo pubblicato nel 2014 contro la vittima di un'aggressione, l’attivista triestino Antonio Parisi. Fu lui a raccontare che in quel momento era con altri due amici, uno dei quali finì al Pronto Soccorso.