Il governo annunci auna nuova strategia lgbt+
Elena Bonetti, ministra per le pari opportunità e la famiglia, ha annunciato che il governo promuoverà una nuova strategia lgbt nel corso del 2022.
Per formulare le 30 pagine del documento sono stati necessario sei anni ed ancora non si conosce che cosa conterranno esattamente. Si sa solo che fornirà azioni e obiettivi per sei assi prioritari, ossia lavoro e welfare, sicurezza, salute, educazione/formazione/sport, cultura/comunicazione/media e monitoraggio e valutazione.
La Bonetti ha parlato di un «percorso ampiamente condiviso, che ha attivato tavoli con le istituzioni, con il mondo delle associazioni e con la società civile», oltre ad un «lavoro di condivisione con le amministrazioni locali». Eppure una ventina di associazioni lgbt già chiedono un incontro con la ministra:
Leggiamo oggi in una intervista alla Ministra Bonetti che il Governo è pronto a varare la nuova “Strategia nazionale LGBT+”.
La sua stesura, approvazione e pubblicazione è stata sollecitata da tempo sia dalle associazioni che partecipano al “tavolo di consultazione permanente per la promozione dei diritti e la tutela delle persone LGBT+” sia da una recente petizione pubblica (allout.lgbt/italylgbtstrategyfbo).
Il testo che il Ministero ha condiviso con le associazioni raccoglie molte delle importanti linee di azione discusse nei tavoli di lavoro, ma è carente sui temi politicamente più impegnativi e manca di fotografare le lacune del quadro giuridico nazionale, in particolare in materia di tutela dei minori e delle famiglie omogenitoriali, su cui tanto la Corte Costituzionale quanto il Parlamento europeo hanno invitato il legislatore ad intervenire, e di tutela contro la violenza basata su orientamento sessuale e identità di genere.
Ringraziando l'UNAR per il lavoro di coordinamento e sintesi, sicuramente non facile nell’attuale contesto, chiediamo alla Ministra di operare ulteriormente per integrare la Strategia Nazionale, rendendola più vicina ai bisogni reali delle persone.
La crisi economico-sociale, i cui effetti sono ormai evidenti, si abbatte in maniera ancora più dura sulle persone che subiscono discriminazioni a livello legislativo e sociale. Sappiamo bene che è compito del legislatore colmare questo divario, ma una strategia efficace costituisce oggi una grande opportunità, attesa da anni, per prevenire le discriminazioni e contribuire ad un cambiamento culturale.
Per questo motivo, prima dell’approvazione della Strategia, le scriventi associazioni hanno richiesto un incontro alla Ministra.