Il leghista Pillon rivendica il suo voler mettere in carcere chi ha figli all'estero: «Io sono colui che salva l'Italia dalle scemenze gender»
Dopo essersi lamentato che non lo abbiano proclamato «santo» nonostante lui abbia difeso i crimini d'odio, Pillon ha deciso di proclamarsi «salvatore dell'Italia» grazie a quei suoi emendamenti che mirano a strappare i bambini dai loro genitori.
In quella sua abitudine a creare liste di proscrizione da dare in pasto ai suoi proseliti, si lamenta che qualcuno abbia dato notizia dell'emendamento che lui ha tentato di inserire di nascosto nella legge di bilancio in modo da ottenere l'arresto dei gay che hanno figli:
Se il suo definire «scemenza» i diritti dei bambini appare come un abominio, pericolosa è la sua promessa di tentare di inserire le pretese delel destre neofasciste sinoa quando non renderà orfani i figli dei gay o non li costringerà a dover scappare dall'Italia per chiedere asilo politico in Paesi che non siano controllati dal dominio populista. E naturalmente dice che il suo tutelare chi commette crimini d'odio e il suo molestare bambini sarebbe "cristianesimo", in qual abuso della fede religiosa tipica dei leghisti. Eppure Gesù era chiaro su come la pensava di chi si esalta e un giorno verrà umiliato da Dio stesso.
Curiosa è anche la teoria per cui l'inammissibilità del suo feroce attacco ai bambini dovrebbe rendere meno grave tale atto. Ma d'altronde stiamo parlando di un senatore leghista che organizza anche blasfeme veglie di preghiera per invocare la venuta di Orban insieme ad un pastore evangelico come Luigi Carollo che va in giro a dire che i gay vadano «curati» perché lui ha deciso che «l'omosessualità non è normale».