La Brianza per Patrick Zaki

Il 3 dicembre scorso, giovani, associazioni e semplici cittadini hanno sfidato il freddo e si sono riuniti sotto l'Arengario di Monza per dimostrare la propria solidarietà a Patrick Zaki, lo studente egiziano dell'Università di Bologna, incarcerato ingiustamente da ventidue mesi in Egitto.
Amnesty International, Brianza Oltre l'arcobaleno e Rete Brianza Pride (insieme a tante altre associazioni e ad alcuni gruppo civici della città di Monza) hanno chiesto a gran voce la sua scarcerazione, richiedendo l'impegno politico del governo italiano.
La manifestazione monzese ha visto come ospite speciale Marco Vassallotti, autore del libro "Voglio solo tornare a studiare #freepatrick" pubblicato da People, che commenta: «È assolutamente incredibile che, dopo 22 mesi, Patrick Zaki sia ancora in questa condizione di orrendo limbo senza accusa e recluso in un carcere dove le condizioni umane ricordano la prigionia del Conte Ugolino. Inoltre denunciamo la doppia morale dei Governi Italiani che si sono succeduti in questi lunghissimi 22 mesi: da un lato concedono la cittadinanza onoraria a Zaki, dall'altro fanno business miliardari vendendo armi al dittatore Al Sisi. Una situazione che ha dell'assurdo considerando anche l'omicidio del nostro connazionale Giulio Regeni trucidato dalla polizia egiziana».

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