Mirko De Carli: «Libereremo la società da questo pensiero dominante arcobaleno»


Mirko De Carli ha diffuso un surreale discorso di fine anno in cui sostiene che la scena politica del 2021 sarebbe stata dominata dal suo Mario Adinofi. Asserisce addirittura che sia al fondamentalista dalle molteplici mogli che si debba attribuire quella che lui definisce la «vittoria» di aver «affossato» un ddl che avrebbe protetto le vittime d'odio. E se il leghista Pillon non ha affossato proprio un bel nulla dato che il partito di Salvini è riuscito unicamente ad impedire la discussione democratica della norma, non si capisce cosa lo spinga a dirsi fiero di sapere che le sue fantasie su un fantomatico «pensiero unico arcobaleno» garantiranno impunità ai delinquenti.
De Carli afferma che «una minoranza organizzata può vincere in tematiche ancorate alla fede», in quel suo spergiurare che il "cristianesimo" secondo Adinolfi sarebbe una religione d'odio che serve unicamente a discriminare gli altri e a fatturare sulla discriminazione tra una partita a poker e un matrimonio celebrato a Las Vegas in "difesa della famiglia tradizionale".
De Carli si vanta anche della nascita di quella sua fondazione che ha spiegato servirà a finanziare chiunque delinquerà contro i gay e verrà citato in giudizio per aver discriminato qualcuno in base all'identità di genere o all'orientamento sessuale, sostenendo che la sua organizzazione anto-gay avrà il compito di «liberare la società da questo pensiero dominante arcobaleno». Ed è così che, per la seconda volta, sottolinea come loro siano una minoranza che cerca di opporsi al volere del popolo contro una minoranza sgradita al loro leader. Ovviamente ribadisce che lui sostiene che la discriminazione e l'odio omofobico sarebbero una «libertà di pensiero».
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