Pillon promette che la Lega smantellerà la rete nazionale contro le discriminazioni


Il senatore leghista Simone Pillon dice che i bambini hanno bisogno di subire omofobia e che la destra salviniana ha il dovete di cercare di smantellare ogni contrasto alle discriminazioni.
Citando il suo (ex?) social manager quasi non lo conoscesse, elogia il leghista Montevecchi per il suo aver sostenuto si debba vietare di poter parlare di identità di genere nelle scuole perché la diocesi non vuole. Poi inizia a dire che bisogna smantellare la Rete Nazionale contro le discriminazioni, alle quali lui ha opposto la rete Gandolfiniana dei Comuni per la famiglia eterosessuale, impegnata a promettere la promozione della discriminazione sul territorio:



Peccato che la Rete Re.a.dy siatutt'altro che «sotterranea» e impegnata nella fantomatica «propaganda dell'ideologia gender» teorizzata dai loro alleati filo-russi. Nata a Torino nel 2006, la rete odiata dai leghisti riunisce rappresentanti istituzionali di amministrazioni pubbliche, tra Regioni ed Enti Locali da tutta Italia, con l’obiettivo di offrire spazio per la condivisione e l'interscambio di buone prassi finalizzate alla tutela dei Diritti Umani delle persone LGBT e alla promozione di una cultura sociale del rispetto e della valorizzazione delle differenze.
Il fatto che Pillon dica che i diritti umani sarebbero prerogativa delle "sinistre" in quanto le destre populiste cercano voti sequestrando esseri umani, è solo parte della sua propaganda.
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