Tuiach chiede la "conversione" degli ebrei contro i vaccini


Fabio Tuiach è stato licenziato per essersi fatto pagare la malattia mentre era in piazza a giocare a fare il fascista, è a processo per istigazione all'odio omofobico e dovrà rispondere di aver violato la quarantena col rischio di aver ucciso dei cittadini onesti che lui ha deciso di saceificare sull'altare della sua fede nel nazifascismo.
Se è vero che tanto gli è valso un incarico pubblico offertogli dalla Lega di Salvini e varie ospitate da Giletti, il camerata insiste mello scrivete messaggi intrisi di antisemitismo in cui spiega che i preti della fraternità sacerdotale San Pio X, notoriamente legati ai partiti neofascisti, gli avrebbero detto che gli ebrei come Gesù dovrebbero «convertirsi» come diceva Hitler. Il tutto, ovviamente, dicendo che lui vede «dittatura» nella tutela della salute pubblica:



Poco chiaro è perché lui dica che difendere la popolazione dalla pandemia ruberebbe l'anima a chi, come lui, campa di odio, razzismo e misoginia. Non sarà che ad aver macchiato la sua anima fascista sia la sua fede in Mussolini e non certo la tutela della salute pubblica?
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