Usa. Le lobby di estrema destra hanno investito milioni di dollari contro il diritto di scelta delle donne


La lobby integralista ha speso milioni di dollari per limitare i diritti di gay e donne. Lo rivela un'indagine di OpenDemocracy, nella quale si è indagato sugli investimento di lobby di estrema destra come la Alliance Defending Freedom (ADF), la Federalist Society, l'American Center for Law and Justice, la Billy Graham Evangelistic Association (BGEA), il Family Research Council, il Focus on the Family e l'Heartbeat International.
Si tratta di organizzazioni finanziate dalla destra statunitense e da donatori anonimi che li avrebbero sommersi con oltre 100 milioni transitato attraverso la National Christian Foundation (NCF) e la Fidelity Charitable. Tra le loro attività, c'è stato l'investimento di decine di milioni di dollari per tentare di rovesciare la storica sentenza Roe contro Wade della Corte suprema degli Stati Uniti d’America del 1973 che lagalizza l'aborto. 28 milioni di dollari sono stati invertiti anche in campagne internazionali, comprese iniziative anti-aborto in Polonia, Colombia ed El Salvador. La sola Billy Graham Evangelistic Association (BGEA), ha speso 96 milioni di dollari tra il 2007 e il 2014 per limitatre il diritto di scelta delle donne nel mondo.
L’ADF, rappresentata in Italia dall'avvocato Gianfranco Amato, vicino alla lega di Salvini, è attualmente impegnata nel sostenere la legge del Mississippi che vieta l’accesso all’aborto dopo 15 settimane di gravidanza. I loro avvocati hanno candidamente ammesso: «Una volta che avremo messo in atto queste limitazioni del primo trimestre, andremo a vietare completamente l’aborto, tranne quando la vita della madre è in estremo pericolo».
Nei loro progetti saranno fondamentali i tre nuovi giudici nominati da Trump prima della fine del suo mandato, accuratamente selezionati dall’associazione Federalist Society.
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