Zaira Bartuca dice che userà Gayburg come «salvadanaio»

Ricordate quella Zaira Bartucca che si è inventata falsi nomi di presunti autori di Gayburg per poi tappezzare i sociali con screenshot ritraenti anche dei minorenni che lei ha usato per lanciare accuse di pedofilia campate in aria? Ecco, oggi è tornata a tirarci in ballo, asserendo che ci userà come «salvadanaio» nella sua convinzione che potrà denunciarci per aver pubblicato alcuni screenshot in cui ci diffamava:

Ovviamente non dice che la pubblicazione di screenshot riconducibili a personaggi pubblici (come una giornalista candidata al Campidoglio con Sgarbi) è del tutto lecita, pubblicando un articolo che parla di chat private (e non dei messaggi pubblici firmati da una signora che si propone come giornalista e direttrice di una testata). Neppure parla di quei suoi articoli in cui lei pubblicava nomi (non censurati) di privati cittadini a cui attribuiva azioni non veritiere.
E non è certo minacciandoci che renderà veritiere tutte le false notizie da lei pubblicate contro di noi, peraltro lamentandosi vengano offerte prove verificabili delle sue affermazioni.
In questo caso parrebbe essersela presa per aver rettificato il suo sostenere pubblicamente, in qualità di giornalista, che Gayburg avrebbe un "prestanome" e tutta un'altra serie di affermazioni di dubbia liceità.
Già nei mesi scorsi la signora Zaira Bartucca chiese che fossimo arrestati e multare per "esercizio abusivo della professione giornalistica".


Leggi l'articolo completo su Gayburg
Ed ancora:
C'è chi invita invita Paola Egonu ad abbandonare l'Italia: «Ha offeso e villipendiato l'Italia»
Continua la campagna diffamatoria integralista contro Gayburg. Ora ci accusano di "promuovere la pedofilia"
Zaira Bartucca attacca la Disney: «Fa indottrinamento di matrice lgbt che si ripercuote sui minori»
Zaira Bartucca è proprio certa che Putin sia un gran difendere dei bambini?
La gironalista che nega l'invasione dell'Ucraina e sostiene che il Covid fosse una guerra biologica
La teoria di Zaira Bartucca: «Gli ucraini volevano infettare il Mar nero e il Mar d'Azov, Russia, Biolorussia, Polonia e Moldavia con tifo ed epatite»