Adinolfi ci spiega che il proprio profitto varrebbe più della tutela della salute altrui


Mario Adinolfi ribadisce che lui ritiene che il profitto conti più della tutela della vita che che esisterebbe un "diritto allo stipendio" che dovrebbe annullare il diritto alla salute di chi si è immunizzato e ha dimezzato il rischio di contagiarsi e di contagiare gli altri sul posto di lavoro. Ovviamente non dice che chi compie delle scelte dovrebbe pagarne lee conseguenze, ma afferma che lui compiacerà i prepotenti che vogliono godere dei frutti degli aforzi compiti da altri.
Si inventa che solo l'Italia avrebbe previsto obblighi vaccinali e non parla di chi ha chiuso in casa i no-vax, uscendosene con il dire che i bambini piangerebbero perché Draghi chiede ai lori padri di vaccinarsi.
Il tutto viene condito co i soliti slogan su come lui reputi incostituzionale il diritto costituzionale alla salute o il ribadire che pur di far soldi sarebbe accettabile permettere assembramenti che spargano il virus e facciano morire centinaia di persone:



Non è chiaro come l'uomo che vuole negare la libertà di poter sposare chi si ama, la libertà di decidere il proprio fine vita o la libertà per le donne di poter scegliere del loro corpo possa poi parlare di "libertà" di far finire gli altri in ospedale.
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