Adinolfi inneggia a Silvana De Mari mentre chiede soldi da scommettere
È auto-incensandosi come sua abitudine che anche oggi Mario Adinolfi ha sostenuto di essere bello, bravo e molto intelligente. Ovviamente anche oggi si è professato come colui che si oppone ai diritti civili perché "cristiano" dalle molteplici moglie, dilungandosi su come lui sostenga che ogni sua azione sia in successo.
Ma è in mezzo al suo negare di essere un no-vax mentre sbandiera il suo non essere vaccinato sostenendo che infettare gli altri sarebbe autodeterminazione (al contrario del decidere con chi sposarsi o come morire) che lo troviamo a difendere a spada tratta quella Silvana De Mari e quella Costanza Miriano che invitano a non vaccinarsi. Ovviamente preferendo il vittimismo allo spiegare di che cosa stia parlando, il fondamentalista scrive:
Non è chiaro perché il tizio che "se ne fotte" della gente che non ubbidisce al suo voler imporre leggi che impediscano agli altri di potersene fottere delle sue pretese dica che e fatto divieto esprimere opinioni e che la gente dovrebbe dargli visibilità mediatica nel contestare le "donne" che gli piacciono e che lui pare considerare roba sua. Lo saprà che una donna è responsabile di ciò che dice e che non è un uomo a dover rispondere delle sue azioni? Lo saprà che sono finiti i tempi in cui erano i padri o i mariti a parlare in nome delle femmine?
Non meno chiaro è come possa sostenere che i crimini d'odio sarebbero "libertà di opinione" per poi bollare come "violenza" ogni opinione gli sia sgradita.
E se Adinolfi non spiega di che diavolo starebbe parlando, ben più evidente è il suo usare i fondamentalisti per promuovere la sua attività da scommettitore alla ricerca di soldi da puntare:
Insomma, alla fine pare che tutta la storia della bufala "gender" servisse solo a raccattare soldi da scommettere sulla pelle dei bambini che sono stati vittima della sua propaganda.
Opinabile è il fatto che Adinolfi voglia sostenere di aver avuto una vita durissima nel suo campare di poker ed omofobia, come imbarazzante è la sua difesa di chi gioca ad impadronirsi della materia scientifica per sentenziare le sue verità contro ogni evidenza scientifica, con Adinolfi che dice che le sue vestali non debbano essere ritenute responsabili di ciò che pubblicano. Presuntuoso è anche il suo dire che lui debba poter decidere che cosa sia giusto o sbagliato, sottolineando il suo fregarsene delle opinioni altrui.