Adinolfi si dichiara vittima di "intimidazioni" mentre promette obblighi sanitari ai malati e il diritto di uccidere per i no-vax
Mario Adinolfi, che nelle scorse si era autoproclamato il Nelson Mandela dei no-vax, ha trascorso giorni a sostenere che lui sarebbe vittima di "apartheid" perché non vuole vaccinarsi e non vuole assolutamente assumersi le responsabilità delle sue scelte. Dice che il corpo è suo e deve decidere lui, sostenendo sarebbe "nazismo" il fatto che gli altri non subiscano le sue scelte e non si lascino contagiare da quei no-vax che hanno deliberatamente scelto di essere due volte più contagiosi degli altri e che hanno dieci volte più probabilità di finire in terapia intensiva (togliendo posti tetto ai cittadini che hanno fatto la loro parte).
Ma fa ridere lo dica che il no-vax dovrebbe potersi "autodeterminare" facendo morire gli altri mentre promette leggi che vietino l'autodeterminazione di chi vuole scegliere per il proprio fine vita. Sostiene infatti che lui "vincerà" la sua battaglia contro i diritti die malati come dice di aver "vinto" la sua jihad in difesa di chi commette crimini d'odio.
Inizia così a dire che lui sarebbe stato reso di intimidazioni perché fieramente omofobo e misogino e dunque preoccupato da leggi che avrebbero punito l'istigazione alla discriminazione:
Chiede così che dei poveracci lavorino gratuitamente per lui, promettendo che difenderà la vita imponendo no-vax che possano ucciderci mentre cercherà di imporre leggi contro i malati:
Offensivo e il suo bestemmiare e il suo offendere Gesù dicendo che quell'abominio sarebbe un qualcosa di "cristiano".
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