De Carli vede «razzismo» verso i no-vax
Mirko De Carli vede «razzismo» verso quei no-vax che vorrebbero beneficiare degli sforzi altrui, sostenendo che le rinunce compiute da altri dovrebbero dispensarli da ogni dovere civico.
La sua tesi è che se i vaccinati hanno ridotto il rischio di contagio per chi ha deliberatamente scelto di essere due volte più infettivo e di rischiare trenta volte di più di finire in terapia intensiva (e di occupare posti letto a danno di tutti), i menefreghisti dovrebbero pretendere che i vaccinati gli lascino ogni luogo pubblico e che stiano lontani dai supermercati in cui loro porteranno il virus:
Che c'entra il razzismo, ossia l'avversione verso una caratteristica naturale, con le lecite critiche verso chi ha consapevolmete scelto di costituire un pericolo per il bene comune?