Adinolfi: «Dio sta con i no-vax. Io vero emarginato che soffre, mie parole sono lezione di vita»


La curia di Bergamo ha doverosamente sospeso un prete no-vax che andava nelle chiese a cercare di convincere gli anziani a non vaccinarsi, praticamente spingendoli al suicidio in ode alle teorie negazioniste delle destre neofasciste.
A scagliarsi contro la decisione è il solito Mario Adinolfi, ormai impegnato da mesi a rincorrere un elettorato neofascista proponendosi come colui che incoraggia atteggiamenti irresponsabili che possano provocare nuovi morti. Ospite di Del Debbio, ha irriso la religione cattolica sostenendo che sarebbe "cristiana" l'opera di chi cerca di far ammalare persone in salute (si sa che Adinolfi sostiene che solo ai malati terminali si devono infliggere terapie obbligatorie) o che sarebbe "pellegrinaggio" invitare a non vaccinarsi. Giura anche che Dio sarebbe un no-vax e che i veri "emarginati" sarebbero quei menefreghisti che pretendono di imporsi agli altri dopo aver deliberatamente deciso di essere portatori di morte:



Se già provocava disgusto il fatto che Adinolfi si proclamasse vittima di "apartheid", ancora peggio è il suo dire che lui sarebbe un "emarginato" che starebbe "soffrendo". Eppure gli basterebbe vaccinarsi per non essere più un soggetto che minaccia gli altri e potrebbe tornarsene al bar.
Quindi scopriamo che la discriminazione sarebbe "libertà di espressione", che i neri devono subire il suprematismo bianco, che il matrimonio va riservato solo a certi gruppi e che la vera e unica "sofferenza" è nel suo non poter andare al bar come conseguenza alle sue scelte. Insomma, l'ennesimo insulto alla ragione e ai veri emarginati, come i malati che lui vuole torturare o quei senzatetto che la sua famiglia sosteneva dovessero essere cacciati dalle strade perché rovinavano il paesaggio.

Adinolfi pare dunque avere molti problemi con i Comandamenti, con particolare riguardo al "non uccidere" e al "non dare falsa testimonianza". Ma anche con i peccati capitali pare avere bisogno di qualche ripetizione, dato che parrebbe superbia il suo asserire che le sue non sarebbero opinioni ma "lezioni di vita":



La sua idea di "dialogo" è urlare che lui ha ragione perché lo dice lui?
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