Adinolfi scende in piazza con i no-vax: «Portate i nonni contro l'apartheid di cui io sono vittima»
Quando è troppo è troppo. Mario Adinolfi ha veramente von la sua quotidiana irrisione delle vittime di segregazione. Ogni giorno giura che non esisterebbe alcuna differenza tra chi è stato discriminato sulla base di una caratteristica naturale come il colore della pelle e chi si dice di sentissi essere "discriminato" perché non vuole assumersi la responsabilità delle proprie scelte. Nessuno ha obbligato Adinolfi a rifiutarsi di vaccinarsi perché voleva a costituire un pericolo per gli altri, ma lui giura sulla sue due famiglie che sarebbe ingiusto che chi ha contrastato la pandemia non venga costretto con la forza a subire la presenza di chi non ha fatto niente e potrebbe farli ammalare.
L'apartheid è impedire ai gay di potersi sposare solo perché non sono etero, non porre dei limiti a chi ha deciso di costituire una minaccia per gli altri e si rifiuta di contribuire al bene comune!
Fatto sta che è usando quel suo ignobile paragone che Adinolfi convoca i nonni a manifestare in piazza insieme a lui per sancire che il no-vax deve imporsi e che vada abolito il diritto die vaccinati ad essere tutelati da chi attenta alla loro salute:
Ovviamente è Adinolfi e i fascisti a dire che la tutela della salute (sancita nella Costituzione) sarebbe una "grave violazione costituzionale". Ed è sempre Adinolfi a sostenere che sarebbe una "ingiustizia" che chi attenta alla salute altrui non possa beneficiare dei risultati ottenuti grazie agli forzi altrui. E chissà quali sarebbero gli altri "movimenti dell'area vasta di opposizione al governo". Forza Nuova? CasaPound?