Adinolfi sostiene che la soluzione alla guerra è la religione
Mario Adinolfi dice che gli ucraini dovrebbero accontentarsi delle sue preghiere perché teme di perdere parte dei suoi privilegi. In particolare, teme di non poter più finanziare gli invasore in cambio del gas che lui usa per cucinare la porchetta. Quindi prima si pensa ai propri privilegi e poi, solo se avanza tempo, si pensa pure ai civili uccisi.
Asserendo che non compiacere Putin sarebbe come evirarsi per "dispetto", arriva alla sua "soluzione": un incontro tra il Papa e il primate ortodosso di Mosca in modo da avviare "una profonda riflessione tra cristiani".
Insomma, la sua "soluzione" a tutto è tirare in ballo la religione. E chissà se saprà che la religione è stata alla base di innumerevoli guerre...
La situazione non pare migliorare con il suo Mirko De Carli, l'aspirante sindaco di Riolo Terme che gioca a fare l'esperto di geopolotica. E anche lui guarda ai suoi interessi, asserendo che lui pensa di essere l'anello di congiunzione tra la civilità e Putin:
Dai commenti si evince come l'elettore no-vax di Adinolfi tifi per la Russia espansionista, paragonando il greenpass ai bombardamenti:
Pensare che un'invasione armata possa essere spacciata per "difesa" è come raccontarsi che l'omofobia servirebbe a "difendere" i bambini. Cosa che, peraltro, Adinolfi sostiene.