Afinolfi attacca Mahmood: «Ha rubato la vittoria a Elisa e Morandi perché loro hanno la sfortuna di essere etero»
Mario Adinolfi non perde mai occasione per essere ignobile. Per una una settimana ha medicato visibilità insultando, calunniando e diffamando tutti gli artisti di Sanremo, risparmiando solo quella Ana Mena a cui ha riservato apprezzamenti sessuali espliciti nonostante fosse una ragazzina dell'età delle sue figlie.
Poi, dopo la vittoria di Mahmood, il fondamentalista dalle molteplici mogli ha oggi scritto questa ignobile schifezza intrisa di razzismo e di omofobia:
Il delirante commento su basa su uno squallido tentativo di chiarire quanto lui sia razzista per vantarsi di quanto sia omofobo. A detta sua, la vittoria di Mahmood sarebbe stata un vero e proprio furto ai «giganti della musica italiana» come Elisa e Gianni Morandi, che avrebbero la sfortuna di essere eterosessuali in un festival colonizzato «dagli LGBT».
Insomma, siamo davanti ad un delirio che pare dimostrare che l'Ordine dei Giornalisti ha un problema di credibilità se non dovesse stracciare oggi stesso la tessera di quel loro iscritto che scrive frasi tanto itranto infami che sono orientate a tentare di corrompere dei minori alla sua ideologica anticristiana che si basa sul sostenere la supremazia del maschio eterosessuale bianco di estrema destra che non si vaccina e che fa apprezzamenti sessuali alle ragazzine.
Ovviamente non serve molto a comprendere che Adinolfi abbia detto una immane cazzata, come era una cazzata l'accusa di droga che si è inventato l'altro ieri ed è una cazzata tutto ciò che dice citando l'inesistente "ideologia gender":
Ma se è facile pensare che Adinolfi voglia fare l'omofono razzista che cerca i voti dei fascisti, non si capisce perché l'ordine dei giornalisti non lo cacci con ignominia o perché la Rai non lo quereli per diffamazione aggravata.